Presentazione Sans Despartir a Torre Canavese (TO)
Domenica 28 novembre 2010 alle ore 15,30 a Torre Canavese, in provincia di Torino, presso la Galleria Datrino – Castello, si svolgerà una nuova presentazione del mio romanzo Sans Despartir – La confessione di Arduino . Si tratta di una presentazione un po’ particolare perchè prevede un allestimento teatrale essenziale con letture di Oreste Valente e una presentazione storica della figura di Arduino, di Giacomo Bottino, direttore dell’Associazione teatrale La Terza Isola.
Nel mio romanzo ricostruisco la vicenda storica di Arduino, marchese di Ivrea e primo re d’Italia, morto nel 1015 presso l’abbazia di Fruttuaria a San Benigno Canavese, dove era stato seppellito con le sue insegne regali: lo scettro e la spada. Poichè era stato scomunicato in vita, per ben due volte, le sue spoglie subirono travagliate vicende nel corso dei secoli, per essere quindi definitivamente ospitate nel Castello di Masino dove attualmente si trovano.
La vicenda del trasferimento delle spoglie di Arduino presso il Castello di Masino è ricostruita nel libro Castelli canavesani e valdostani, nelle cui pagine Giuseppe Giacosa racconta la coraggiosa iniziativa della marchesa Cristina di Miolans che, innamorata del Conte Francesco Valperga di Masino, uno degli ultimi discendenti di Arduino, aveva osato rubare l’urna con le spoglie del re scomunicato, custodite nel castello di Agliè, per regalarle al suo amante.
Il mio romanzo comincia da qui: il conte Francesco Valperga di Masino, per ricambiare il dono, mostra all’affascinante marchesa un antico manoscritto, redatto dal confessore di Arduino, subito dopo la sua morte presso l’Abbazia di Fruttuaria. Cristina inizia a leggere il volume nel quale, attraverso la viva voce di Arduino, è così ricostruita tutta la sua drammatica vicenda storica.
In realtà la figura di Arduino può essere riscoperta non solo per quanto ha rappresentato nella storia, ma anche oggi per la sua attualità proprio per quel suo primo anelito ad una sorta di unità politica italiana, che è stato anticipatore di molti secoli di quanto poi si sarebbe realizzato nell’Ottocento. Ecco perchè in pieno romanticismo la figura del re scomunicato è stata riscoperta non solo dagli storici, ma anche nell’immaginario narrativo dei poeti e letterati del secolo, sia per quel suo progetto di unità italiana, sia per quel suo collocare in modo del tutto “laico” la politica pur essendo lui un uomo di profonda fede. Due motivi questi che solo dopo la Rivoluzione francese si sarebbero espressi nella cultura illuministica, la quale avrebbe portato poi ai moti rivoluzionari ottocenteschi e ai progetti di unità nazionale tutto il suo contributo di accesa idealità.
Al termine della presentazione seguirà un breve rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale di Torre Canavese che ringrazio qui per la squisita gentilezza e ospitalità
Un caloroso invito a partecipare rivolto a tutti i miei lettori !
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